“Le mie risposte alle grandi domande”

Il primo libro di cui vogliamo condividere capitoli, domande, ipotesi e pensieri è: “Le mie risposte alle grandi domande” di Stephen Hawking

Inizia il nostro viaggio con Stephen, è la prima volta che lo leggiamo… la complessità dell’argomento ci spaventa ma è magnetica!

Abbiamo visto il film sulla sua vita qualche anno fa, quando ancora si poteva parlare di lui al presente e gli accenni al suo straordinario mondo interiore ci erano parsi di notevole interesse, così abbiamo acquistato l’ultimo libro uscito (perché non partire dal fondo?).

Il fatto che lui stesso pensi che la scienza, con le dovute semplificazioni, possa essere alla portata di tutti, ci ha convinti a non lasciare l’argomento inesplorato.

L’A4 di oggi è ovviamente imballata e il tempo bruttino, Mini didi dorme e noi possiamo iniziare a esplorare l’universo di Sthepen. La lettura è scorrevole nonostante il tema sia complesso e l’introduzione del professor Kip S. Thorne è molto coinvolgente, se mi fermo per bere un sorso d’acqua, Didi impaziente mi esorta a continuare… è un gioco stuzzicante!

Arriviamo in fretta alla prima domanda che si pone il cosmologo (una tra le tante materie che padroneggiava Hawking, ho scelto questa perchè è una parola che mi piace pronunciare…), una domanda complessa che prima o poi tutti si pongono.

-Esiste un Dio?-

Bello per noi intravedere la scienza che si inserisce tra le pieghe della religione e della storia ed è sempre molto affascinante assaporare la conoscenza di uomini incredibili che umilmente spiegano le loro ragioni. A scuola abbiamo studiato qualche formula matematica e la teoria della relatività ma ad essere sinceri non ricordiamo più molto e riprendere anche solo superficialmente questi concetti è complesso. Stephen sa come coinvolgerci!

Ci porta attraverso i Vichinghi, l’allunaggio, il Big Bang e i buchi neri e cerca di trovare una ” (…) cornice razionale che ci permetta di comprendere l’universo che ci circonda.”

Possiamo affermare con sicurezza che non è un terrapiattista e questo ci piace!

Conclude il capitolo con un pensiero affascinante che riporto con le sue parole: “Io penso che quando moriamo, torniamo a essere polvere. Questo, tuttavia, non sminuisce il valore della nostra vita, dell’influenza che abbiamo esercitato e dei geni che abbiamo trasmesso ai nostri figli. Abbiamo solo questa vita per apprezzare il grande disegno dell’universo, ed è una possibilità per cui sono estremamente grato.”

La sua spiegazione è poeticamente razionale e Didi tifa per lui in questo momento della vita, io ho pensieri forse più spirituali e il confronto anche animato è molto divertente.

La curva delle 100 lire mi avverte che le nostre letture da A4 di oggi devono riposarsi, in effetti l’argomento richiede riflessioni e allora riponiamo le parole dello scienziato e ci apprestiamo a svegliare Mini didi… sarà bello ascoltare le sue idee e difficile non imporgli le nostre, che per fortuna sono spesso molto diverse!

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